Ibisco
Il genere Hibiscus, originario della Cina, raggruppa circa 200 specie di piante erbacee e legnose; esistono molte varietà ibride apprezzate, in grado di regalare generose e magnifiche fioriture.
L’Ibisco rosa-sinensis (conosciuto con il nome di Rosa di Cina) presenta straordinari fiori a trombetta di colore rosso. È una pianta perenne e semirustica. Esistono inoltre numerose varietà ibride a fiore doppio o semidoppio, dai colori che vanno dal bianco, al rosa, giallo, fino all’arancione.
Ibrido di Ibisco rosa-sinensis
Le foglie sono ovali, sagomate, di colore verde intenso e brillante.
Si tratta di un arbusto che può raggiungere anche i 5 metri di altezza, se lasciato crescere liberamente.
Il suo contributo alla bellezza del giardino è notevole, in quanto, anche se ogni singolo fiore dura un solo giorno, la sua fioritura è prolungata, da fine primavera ai primi freddi.
L’esposizione, in particolare, deve essere molto luminosa. È una pianta che ama il sole, almeno per 6 ore al giorno. È al sole che regala le più belle fioriture. In alcune aree, un parziale ombreggiamento durante le ore più calde, migliora la qualità del fiore. Questo genere di ibisco non sopporta il freddo intenso e le gelate, per questo durante l’inverno la pianta va riparata.
Evitiamo la produzione di foglie gialle
In estate le irrigazioni devono essere frequenti e abbondanti, soprattutto durante le giornate più calde e prima della fioritura. Appena il terriccio si asciuga superficialmente, bisogna aggiungere acqua. È consigliabile, d’estate, immergere il vaso in acqua ogni 10-15 giorni per circa due ore.
Bisogna prestare attenzione perché l’eccesso o la carenza di acqua possono provocare la caduta dei boccioli.
In inverno, per prevenire i danni dovuti al freddo intenso, è importante collocare la pianta all’interno, in posizione luminosa, con temperature di almeno 12-14 gradi, riducendo le innaffiature. Se ciò non avviene, si va incontro alla perdita delle foglie. La presenza di foglie gialle, probabilmente indica che la pianta sta risentendo del freddo. In ogni caso, la temperatura non deve mai scendere sotto i 2 gradi.
Nelle regioni con inverni più miti, la pianta resiste anche all’esterno, quindi in piena terra, in posizione riparata. Orientativamente, si tratta delle zone in cui vengono coltivati gli agrumi.
Non confondiamoci con un’altra varietà molto diffusa, l’Ibisco Syriacus, a foglia caduca, che sopporta tranquillamente il freddo intenso e le gelate.
Esemplare di Hibiscus Syriacus
Per quanto riguarda il substrato di coltivazione, esso dovrà essere fertile e leggero, arricchito con una parte di torba e letame. Il massimo assorbimento di sostanze nutritive si ha con valori di ph compresi tra 5,5 e 6,5.
L’apparato radicale dell’Ibisco rosa-sinensis si sviluppa molto, per questo occorre un vaso di coltivazione ampio.
Come potare l’Ibisco rosa-sinensis
Il primo anno dopo l’impianto la pianta non va potata.
L’ Ibisco rosa-sinensis va potato a fine inverno (marzo), prima che emetta nuovi rami. Le gemme a fiore si generano sui rami che vengono prodotti durante la primavera, alla ripresa vegetativa.
Si esegue in prima battuta una potatura di allevamento, eliminando i rami deboli, interni e difettosi, cercando di aprire la forma della pianta.
Una pianta di almeno 2-3 anni può essere potata tagliando corti i rami che hanno già fiorito e che si sono sviluppati dal fusto, sopra gemme rivolte verso l’esterno. Questi rami andranno accorciati a 3-4 gemme, con taglio obliquo a 4 millimetri sopra la gemma e inclinato in direzione opposta a questa.
Da qui si svilupperanno nuovi rami, che fioriranno durante la bella stagione.
Senza la potatura, i fiori si formeranno su rami via via più allungati e sottili, ottenendo una pianta dall’andamento scomposto e incontrollabile.
Per la riproduzione dell’Ibisco rosa-sinensis, è possibile ricorrere alla talea dei nuovi getti, a luglio, prelevando apici dei rami laterali lunghi 8-10 centimetri, che vanno fatti radicare in un miscuglio di torba e sabbia.
