Come coltivare il ciclamino
Il ciclamino è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Primulaceae, che comprende circa una ventina di specie.
Le migliori condizioni di sviluppo sono rappresentate da un substrato drenante e ricco di humus, sempre fresco, e da un’esposizione indiretta alla luce solare.
Esposizione
Una delle migliori collocazioni per il ciclamino è a mezz’ombra; una buona luminosità rimane fondamentale per il suo corretto sviluppo. Il ciclamino resiste al freddo invernale medio, mentre nelle giornate caratterizzate da gelate intense, è utile offrire una protezione alla pianta.
Rinvaso e piantagione
Nel momento in cui le radici del ciclamino riempiono il vaso, occorre scegliere un contenitore di alcuni centimetri più grande; nel caso in cui fossero presenti diverse piante, sarebbe opportuno collocarle ad almeno dieci centimetri di distanza, al fine di scoraggiare la formazione di muffe. Il terriccio ideale è costituito per metà da torba e per l’altra metà da terriccio di foglie, con l’aggiunta di una piccola quantità di sabbia.
Terminata la fioritura, il tubero del ciclamino può essere espiantato dal terriccio in cui è stato coltivato in precedenza, e ricollocato in vaso o in un’aiuola, utilizzando substrato nuovo, ricco di materiale organico e drenante. Il tubero va piantato superficialmente, a circa cinque centimetri di profondità.
Irrigazione
Per coltivare il ciclamino in modo ottimale è buona regola apportare scarse ma costanti quantità d’acqua, mantenendo il substrato sempre fresco. Durante l’estate è possibile irrigare anche due volte al giorno, affinché il terreno non si asciughi. Bisogna avere l’accortezza di versare l’acqua vicino al bordo del vaso e non sulle foglie, per prevenire lo sviluppo di muffe. In alternativa, è possibile irrigare utilizzando un sottovaso pieno d’acqua, lasciando la pianta ad assorbire l’acqua per circa un’ora.
Durante il periodo della fioritura, è buona regola eliminare manualmente i fiori appassiti.